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Malattie e alterazioni della Salute
ZUCCHERI E STILE DI VITA NELL’ANZIANO
Sappiamo che con il passare degli anni cambiano le abitudini alimentari, spesso correlate alle variazioni del ritmo di vita e del metabolismo. Inoltre, varia anche lo stile di vita a causa dei condizionamenti dettati dalle eventuali patologie degenerative presenti, più frequenti con l’avanzare dell’età. Per molte persone, andare in pensione rappresenta un momento cruciale, poiché […]
Sappiamo che con il passare degli anni cambiano le abitudini alimentari, spesso correlate alle variazioni del ritmo di vita e del metabolismo. Inoltre, varia anche lo stile di vita a causa dei condizionamenti dettati dalle eventuali patologie degenerative presenti, più frequenti con l’avanzare dell’età.
Per molte persone, andare in pensione rappresenta un momento cruciale, poiché si passa da una vita attiva e frenetica a una sorta di liberazione da vincoli e limitazioni.
Altri riferiscono che in realtà sono oberati di impegni che derivano da prendersi cura da figli, nipoti, genitori anziano o in precarie condizioni di salute.
Un’altra fascia di popolazione inizia invece a vivere una seconda giovinezza, potendo dedicarsi in maniera più adeguata alla cura della propria persona, svolgendo attività fisica e hobby che prima era impossibile da praticare per la mancanza di tempo e di energie necessarie.
Oltre a ciò, vengono spesso a cessare stimoli stressogeni nocivi, quali la tensione del traffico caotico delle ore di punta, un ambiente lavorativo non salubre e un lavoro usurante.
Non è raro in questi casi riscontrare un deciso miglioramento della salute, che si manifesta con una normalizzazione dei parametri pressori rendendo possibile una ridotta assunzione dei farmaci in uso; stessa possibilità può verificarsi per la glicemia, per il colesterolo e i trigliceridi, ecc.
Porto l’esempio di un paziente diabetico che aveva ottenuto una situazione metabolica normale senza terapia, praticando costantemente il ciclismo: ammirevole un suo viaggio in bici fino alla città di Roma, circa 700 KM!
L’attività lavorativa, pur con tutti i risvolti che disturbano in genere la serenità della giornata quotidiana, in qualche modo impone però una sorta di regolare disciplina dei ritmi di vita:
– alzarsi alla stessa ora (salvo i turni con orari massacranti)
– mangiare con limitazione (non contemplando però l’errore di saltare il pranzo o pranzare solo con un panino consumato in piedi, abbuffandosi poi a cena)
– coricarsi ad una ora consona con la sveglia del mattino dopo.
Ma ecco che, con la liberazione di questi vincoli, capiti di volersi finalmente godere la vita:
quindi, iniziamo a cambiare gli orari della sveglia, al mattino ci attardiamo a muoverci, magari perché stanchi per aver tardato a guardare TV o Computer fino ad ore notturne. Abbiamo stressato l’organismo con un riposo mal strutturato, irritando gli occhi oltremisura, quando questi avrebbero dovuto in quel momento chiudersi e riposare, come tutto l’organismo.
E che dire dell’Alimentazione: diventa un’ossessiva ricerca del cibo più appagante, una terapia per l’Ansia e la Noia, spesso conseguenti alla mancanza di impegni che riempiono una giornata che passa in relativa solitudine, senza più tutti i contatti sociali del contesto lavorativo, in cui vuoi o no, si è costruita una rete di conoscenze e amicizie.
Ma l’Ansia aumenta a dismisura, anche quando la persona dirotta l’attenzione azionata da alcuni efficienti circuiti cerebrali dedicati alla mansione lavorativa, ad approfondimenti introspettivi che possono risultare solo come pensieri ipocondriaci da incubo.
Mi induce una sorta di ilarità una coppia di pazienti che seguo da tempo, quando la signora dice, riferita al marito neopensionato, “Dottore, ma chi lo sopporta più in casa: dopo che ha fatto la spesa mi continua a girare per casa, mi scoperchia le pentole mentre cucino… e mangiucchia di continuo”.
In sintesi, spesso si verifica il fenomeno “sono andato in pensione e mi sono ammalato”.
È vero che ci si ammala perché per forza di cose le patologie subentrano con l’età, ma spesso siamo noi stessi che ne possiamo condizionare l’insorgenza, anticipandone o ritardandone la comparsa.
Aprire il frigorifero quando non si sa che fare, arraffare il primo dolce che capita sotto tiro quando si è in procinto di coricarsi (producendo quindi un picco glicemico senza impegnare l’attività dei muscoli che evitano che questo avvenga), indugiare davanti alla sfilata tentatrice di pasticcini che trovi in molte panetterie (se non li vediamo non ci pensiamo, ma quando sono alla portata …be’, perché non concedersi una soddisfazione: “innocente” se rara ma lesiva se ripetuta.
Emblematico il caso di un paziente, venuto in visita dopo le feste natalizie:
non lo vedevo da tempo e lo trovo molto ingrassato; riferisce di volere cambiare gli occhiali perché non vede più bene.
In effetti, presenta un notevole calo di vista, specie in un occhio, ma non in correlazione alla necessità di nuovi occhiali: la causa in atto è un grave danno della Macula, la zona della Retina dedicata alla visione diurna di precisione, sia per lontano che per vicino.
In pratica, è insorto un danno del microcircolo retinico dimostrato dalla presenza di piccole emorragie con dilatazione dei capillari ed accumulo di liquido “edema”: Retinopatia Diabetica in soggetto che si riteneva sano.
Chiedo cosa ha cambiato nella sua condotta di vita. Risponde la moglie: “In pochi giorni ha fatto fuori tutti i panettoni avanzati!” Inoltre, non usciva quasi mai di casa a causa del freddo, passando giornate intere sul divano guardando la TV, senza l’attività motoria data dall’impegno quotidiano lavorativo.
Eseguita prontamente una glicemia, purtroppo il sospetto clinico di Diabete Mellito veniva confermato!
Definizione dei termini:
zuccheri: molecole organiche costituite da carbonio, idrogeno e ossigeno; li distinguiamo in
– semplici, come es. il Glucosio (fonte energetica delle cellule viventi), il Fruttosio, il Galattosio, ecc.
– disaccaridi, dati dall’unione di due molecole di due zuccheri semplici, che sono il saccarosio, il lattosio, il maltosio, ecc.
-polisaccaridi, come il glicogeno (catene ramificate di α-glucosio), riserva energetica nelle cellule dell’uomo e degli animali, mentre gli amidi sono presenti nei vegetali.
Diabete mellito:
malattia in cui il valore di glucosio nel sangue (Glicemia) supera i limiti consentiti, si distingue in diversi tipi in base ad alcune caratteristiche di insorgenza e di causa.
Nella fotografia del Fundus (Fondo dell’Occhio, la Retina) osserviamo la regione Maculare interessata da alterazioni del microcircolo, edema e piccole emorragie.
DANNO MACULARE DA MALATTIA DIABETICA- RETINOGRAFIA eseguita dal Dott. GIANNI ZUCCHERI (RIPRODUZIONE NON CONSENTITA)