Ecografia a domicilio- Ecografia POCUS per eseguire diagnosi più rapidamente

Solo qualche anno fa, l’Ecografia eseguita a domicilio poteva rappresentare un auspicabile traguardo tecnologico, ma di difficile attuazione nella pratica quotidiana. In altre parole, un mezzo riservato solo a condizioni particolari, limitato come impiego a causa di apparecchiature Ecografiche dal trasporto complesso.

Il sogno di un tempo è oggi diventato realtà, avendo a disposizione strumenti Ecografici di straordinaria portabilità e al tempo stesso dotati di valida precisione.

Con il termine ecografia POCUS (point of care ultrasound) si intende l’esecuzione di ecografia anche da parte di medici con adeguata formazione, mirata al settore da loro trattato, senza essere specialisti radiologi.
In tale ottica, la POCUS (ne avevo seguito un corso molto coinvolgente) si inserisce anche nella Ecografia eseguita a domicilio dal paziente.

Con l’intento di approfondire questo argomento oltremodo interessante, mi rivolgo al Dott. Daniele Molino, Dirigente Medico Specialista in Radiodiagnostica e Radiologia Interventistica, Città della Salute e della Scienza di Torino, Presidio C.T.O.

Gent.mo Dott. Molino, la Sua attività professionale come radiologo, molto spesso di primo intervento in casi di emergenza e di Pronto Soccorso, comporta l’uso di ultrasuoni (Ecografia) per eseguire indagini diagnostiche tempestive e accurate. Ci viene da pensare che questo sia possibile solitamente nelle Strutture, Ambulatoriali e Ospedaliere.

È anche possibile eseguire, senza particolari difficoltà, l’esame Ecografico a casa del paziente?

“L’Ecografia è una metodica di imaging diagnostico e di supporto interventistico, in rapida evoluzione e sempre più diffusa tra tutte le figure mediche e paramediche, proprio grazie alle caratteristiche intrinseche della metodica.

Non utilizza radiazioni ionizzanti e quindi è attualmente considerata innocua e priva di rischi rispetto ad altre metodiche radiologiche quali RX e TC. Inoltre, non presenta controindicazioni come nel caso dei campi magnetici propri della RM che possono interferire anche con gravi conseguenze con eventuali Device impiantati nel Paziente (come il Pacemaker).

La base della creazione dell’immagine ecografica risiede direttamente nella sonda stessa ove trovano allocazione i cristalli piezoelettrici.

Tali cristalli, se stimolati da energia elettrica, si deformano determinando produzione di ultrasuoni. Gli ultrasuoni si diffondono nei tessuti e si riflettono verso la sonda in tempi diversi in relazione alla profondità dei tessuti e in quantità diverse a seconda delle caratteristiche intrinseche dei tessuti stessi.

Gli ultrasuoni di ritorno, ritrasformati in segnali elettrici dai medesimi cristalli, sono inviati e elaborati da un computer al fine di creare l’immagine ecografica stessa.

Con gli stessi principi fisici dell’ecografia (e quindi con il medesimo strumento) applicati a strutture in movimento (il flusso sanguigno) è possibile eseguire i Doppler (denominati ECODOPPLER). L’evoluzione dell’ecografia non si limita sono al miglioramento dell’immagine e alle relative applicazioni cliniche ma anche ad una continua modifica strutturale del macchinario stesso.

In particolare, già da decenni esistono ecografi portatili di dimensioni ridotte che in questi ultimi periodi riescono a supportare funzioni quasi equivalenti agli ecografi definiti “carrellati” di più grosse dimensioni ed a uso principalmente ospedaliero ed ambulatoriale che attualmente rappresentano il top di gamma.

Ultimamente, da pochi anni a questa parte, si stanno sviluppando sonde ecografiche in collegamento wireless con tablet o smartphone. Nonostante il non attuale raggiungimento di standard diagnostici avanzati, le esigue dimensioni ed il relativamente basso costo stanno facendo sì che queste tecnologie siano sempre più diffuse sia in ambulatori anche non specialistici, quali quelli dei medici di base, sia ad appannaggio di varie figure professionali con possibilità di utilizzo anche al domicilio del Paziente.”

Ci potrebbe illustrare come si procede e per quali tipologie di patologie si presta l’esame Ecografico a domicilio del paziente.

“Esistono diversi tipi di sonde ecografiche da utilizzate a seconda degli organi da analizzare o in relazione a quesiti clinici specifici a cui rispondere.

• Sonde definite:
• Convex: sono sonde bassa frequenza che riescono ad esplorare organi in profondità;
• Lineari: sonde ad alta frequenza che studiano i tessuti superficiali;
• Sonde specifiche cardiologiche per il cuore o endocavitarie o per i Doppler.

Sia per quello che riguarda gli ecografi portatili che le sonde collegate a dispositivi sono state riproposte tutte le tipologie esattamente come per gli ecografi ospedalieri ed ambulatoriali.

Al giorno d’oggi quasi qualsiasi esame eseguibile ambulatorialmente può essere eseguito anche al domicilio seppur con un’attendibilità inferiore.

Una volta trovato un luogo idoneo all’esecuzione dell’esame in casa, solitamente proprio al letto del Paziente, si può procedere a studi sia internistici quali ecografie dell’addome o della tiroide, sia muscoloscheletrici a tessuti molli e articolazioni, sia meno frequentemente ad esami più specialistici.

Un importante passo avanti nello sviluppo delle ecografie domiciliari, anche come automonitoraggio valutato a distanza, si ha avuto nel periodo Covid nella valutazione polmonare.”

Quanto varia nei diversi distretti corporei, la attendibilità dei risultati tra i due tipi di ecografia, Ambulatoriale e trasportabile?

“L’Ecografia ospedaliera o ambulatoriale ha sicuramente una maggior attendibilità e precisione diagnostica in ogni ambito. In risposta a quesiti specifici non troppo complessi soprattutto in Pazienti non trasportabili o difficilmente trasportabili l’Ecografia domiciliare risulta sicuramente una buona alternativa, come d’altronde anche la radiologia domiciliare che, al contrario dell’ecografia, utilizzando radiazioni ionizzanti, è eseguibile a casa solo da personale specializzato.

In ambito addominale, ad esempio, una sonda Convex di discreta qualità riscontra quasi come in regime ospedaliero la presenza di calcoli in colecisti o in vescica, ma in pazienti obesi non riesce ad arrivare a studiare gli organi in profondità come una sonda di alta gamma ospedaliera.”

Calcolo in vescica, indicato dalla freccia 

Bibliografia sintetica :

1) Bonnel AR, Baston CM, Wallace P, Panebianco N, Kinosian B. Reply to: Using Point-of-Care Ultrasound on Home Visits. J Am Geriatr Soc. 2020 Mar;68(3):669.

doi:   10.1111/jgs.16318. Epub 2020 Jan 9. PMID: 31916241.

2) Bonnel AR, Baston CM, Wallace P, Panebianco N, Kinosian B. Using Point-of-Care Ultrasound on Home Visits: The Home-Oriented Ultrasound Examination (HOUSE). J Am Geriatr Soc. 2019 Dec;67(12):2662-2663. doi: 10.1111/jgs.16188. Epub 2019 Oct 6. PMID: 31587264.

3) Pivetta E, Girard E, Locascio F, Lupia E, Martin JD, Stone M. Self-Performed Lung Ultrasound for Home Monitoring of a Patient Positive for Coronavirus Disease 2019. Chest. 2020 Sep;158(3):e93-e97. doi: 10.1016/j.chest.2020.05.604. PMID: 32892893; PMCID: PMC7468338.

Ringrazio il Dott. Daniele Molino per la competenza nell’averci dato questa dettagliata  esposizione di un argomento complesso e  interessante quale L’ECOGRAFIA DOMICILIARE.
Nell’immagine di apertura si presenta il caso di un calcolo nella vescica di una paziente, indicato dalla freccia.