Esercizio fisico senza stereotipi

Ho citato i presupposti teorici di come l’esercizio fisico, ancor meglio se abbinato ad una restrizione calorica adeguata al singolo individuo, potrebbe teoricamente essere utile a contrastare il declino cognitivo (una sorta di “nebbia mentale”) insorto in seguito alla malattia da Covid19. Sarei dell’idea di non cadere nello stereotipo che l’attività fisica sia per forza la corsetta in tenuta ginnica, lo sforzo fisico in palestra e tutta la serie di sport: mi verrebbe più sensato considerare anche ciò che in pratica il singolo per la sua condizione e ambiente di vita possa in realtà fare.

Potremmo quindi pensare a cosa si può fare: in base al tempo a disposizione, alle condizioni climatiche del momento, all’età, alle limitazioni poste dalla propria salute, dai mezzi a disposizione, e così altro ancora. Da queste premesse si può così dedurre che, per chi svolge lavori sedentari, sia un buon obiettivo curare l’orto nei ritagli di tempo, fare qualche piano di scale a piedi anziché in ascensore, cimentarsi nel riordino della casa, spostando mobili e suppellettili.

Se non abbiamo un parco vicino o se piove, magari mettiamo in azione una cyclette o un attrezzo ginnico dimenticato in qualche ripostiglio.

In sintesi, fare Esercizio Fisico: Come Vuoi, Dove Puoi, Quando Puoi, senza dimenticare la Prudenza di fare solo Quanto Puoi!

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